La sento esplodere, in piccoli fiorellini, gemme luminose che puntellano il cielo.
La sento, nel cinguettio degli uccelli che mi annunciano il mattino, nei primi raggi di sole che illuminano casa e pensieri grigi.
La sento nella voglia di leggerezza, di tinte pastello, di giornate all’aperto, di pensieri in libertà.
La sento nella voglia di darmi di più, togliermi il peso dei mesi passati, riprendermi lì dove mi ero persa, tra le montagne russe del mio umore, ritrovarmi nella sensibilità che mi rende spesso così fragile, riacciuffarmi per non lasciarmi andare.
La sento, nella dolcezza che mi voglio dedicare, nel tempo che mi voglio donare, nel fare per volere e non più per dovere. Che l’unico dovere che voglio seguire, sarà quello di amarmi.
Parte una nuova avventura con la brigata dell’MTC e non ci si poteva tirare indietro, soprattutto se la partenza è dolce. Ogni 27 del mese, ci troverete tutti insieme a riproporre ricette del tema del mese proposto nelle diverse sfide. Si parte con le layer cakes e io non potevo non scegliere quella che ha il colore dei pensieri belli.
BEETROOT RED VELVET CAKE CON GLASSA ALLO YOGURT E LIMONCELLO
INGREDIENTI per uno stampo di 22 cm di diametro (ricetta del TDM di MTC)
Per la beetroot red velvet cake
230 g farina di frumento 00
100 g cioccolato fondente
125 g burro salato
3 uova grandi
200 g zucchero di canna
250 g barbabietola rossa precotta
10 g cacao in polvere (che ho omesso)
1 bustina di lievito per dolci
Sciogliere il cioccolato col burro a bagnomaria. Riscaldare il forno a 180 °C.
Nella ciotola della planetaria, montare le uova con lo zucchero, finché non otterrete un composto spumoso e chiaro (ci vorranno circa 10/15 minuti). Intanto, frullare o grattugiare le barbabietole e unirle al composto di uova e zucchero e continuare a mescolare. Unire il cioccolato fuso col burro e mescolare ancora. Infine, unire la farina setacciata col lievito e mescolare. Imburrare una teglia di 22 cm di diametro, versarvi il composto e cuocere in forno per circa 50 minuti (nella ricetta sono segnati 30/40 minuti, ma a me non sono bastati. Regolatevi sempre con la prova stecchino e se la superficie dovesse scurire troppo, coprite con un foglio di alluminio). Sfornare, lasciare intiepidire e sformare su un piatto da portata.
Per la glassa allo yogurt e limoncello
130 g yogurt greco
70 g zucchero semolato
1 cucchiaio di limoncello
Per decorare
2 arance sanguinelle
foglioline di atzina (o menta fresca)
Nella ciotola della planetaria, mescolare yogurt, zucchero e limoncello, fino ad ottenere un composto morbido e cremoso.
Decorare la superficie della torta con arance sanguinelle pelate a vivo e affettate e foglioline di atzina (o menta fresca)
Con questa ricetta partecipo alla nuova iniziativa MTC “Il club del 27” con la tesserina n°7
Adoro tutto quello che contiene la barbabietola e questa è una delle mie torte preferite. Trovo interessante l’abbinamento con la glassa acidula e gli grumi. Mi toccherà provarla quanto prima, tanto manca ancora un sacco di tempo alla prova costume!
Io, invece, non l’avevo mai fatta. Ho provato i biscotti e i pancakes, ma quanto sia buona nell’impasto di una torta non lo sapevo ancora. L’ho scoperto ora e ho rischiato di finirla tutta da sola, fettina dopo fettina 🙂
Si sente che la primavera è anche una faccenda di star bene dentro e fuori, non a caso è la mia stagione preferita, quella in cui mi sento come un germoglio piccolino che è ancora chiuso ma prende luce, e si protegge dal vento freschino, ma senza paura, certo che sboccerà al momento giusto! Amarsi è la cosa più importante di tutto, tutto arriverà di conseguenza, di questo ne sono certa! prendo una fetta di questo dolce particolare, non l’ho mai usata la barbabietola nei dolci, so che è un classico della red velvet! bella reinterpretazione!
Non riesco mai ad impararlo. Io sono di quei fiori che vorrebbero sbocciare subito, senza prendersi il tempo di imparare a mettere radici nella propria bellezza e delicatezza. Stavolta, forse, è quella buona. Io ci provo e comincio con una torta dei colori della primavera 🙂 come inizio va benissimo, no?
Fatina mia… che spettacolo, la torta, la glassa…. ma che roba è?!!! E’ ora di pranzo quindi non posso dire di più, bellissima Paolè, complimenti! Un bascione e buona settimana
La tua beet root è un inno alla gioia, letteralmente, rallegrerebbe la giornata a chiunque!
Il Club sta riportando in vita tantissime ricette del passato TdM ma vedo che ognuna di noi ha voluto dare un’interpretazione personale soprattutto nella farcia o nella glassa.
La tua è molto azzeccata negli abbinamenti con la base e molto scenografica, da provare!
Grazie Paola!
Cara Paola..non potevi scegliere termine più appropriato..una Brigata!!!! che cucina, si confronta, parla anche degli insuccessi…proprio come quando sei a casa e chiami la mamma per chiedergli come fare per preparare quel piatto che ti ricorda la tua infanzia e che a te non viene mai come quello!!!! Siamo una squadra fortissima!!!!!
Qui c’è proprio la tua impronta. Solo tu potevi trasformarla in una cosa così delicata, una poesia.
Passerei le ore solo a guardarla…anche se quella glassa con il limoncello mi chiamerebbe all’assaggio.
Splendida.
Questo dolce è davvero un inno alla primavera! Colori bellissimi, solari, chiari … e dolce goloso, con la barbabietola che adoro e che metto anche io ovunque. Anche io sento forte il desiderio della primavera, della luce, del sole … da noi è stato un inverno molto rigido, seppur con pochissima acqua. Ora ho voglia di tiepido e di sole… speriamo ci accontenti il tempo. Intanto ti auguro una buona settimana tesoro, un bacione
Terry, qui oggi era primavera e ormai manca davvero pochissimo. Dobbiamo solo essere pazienti e aspettare, magari con una fetta colorata di torta tra le mani 😉
Ho fatto l’anno scorso un dolce alla barbabietola ero scettica ma mi sono ricreduta…la tua è bellissima , mi piace molto la glassa allo yogurt con le fettine d’arancia, fresca e colorata. Baci
Ero molto curiosa anche io. La barbabietola mi piace, ma non so per quale motivo, ultimamente, la sto mangiando pochissimo. Ho trovato come riportarla a tavola ahah 🙂
Sono stata indecisa se fare la beetrot, pure io.. sperando in un ridotto apporto calorico rispetto alle altre.
Poi ho cambiato idea, timorosa che i miei pargoli gourmet non apprezzassero l’inserimento della verdura.
Ma io li frego e la prossima volta gliela faccio, seguendo la tua glassa light. Che ne dici?
Questa torta con la barbabietola devo proprio provarla e penso che la tua decorazione con le arance sia veramente gustosa e in armonia con la torta
Grazie Manu
E’ una glassa che si è sposata davvero bene. Cercavo qualcosa di leggero, meno “americano”, ma ugualmente goloso e questa glassa è stata davvero un’ottima soluzione 🙂
Ammetto di aver usato la barbabietola sempre e solo per le sue proprietà coloranti. Ci ho marinato le uova, di quaglia e di gallina, per conferirgli una sfumatura fuxia meravigliosa, per colorare pane e pasta… ma ammetto anche di non averla usata in altra maniera, forse per quel sapore terroso che non è mai stato tra i miei preferiti. Però, considerata la riuscita di questa tua torta, credo di dover dare a questa bellissima palla fuxia una seconda chance. E chissà che non inizi proprio con la tua versione che mi ha attratta fin da subito facendomi arrivare la freschezza attraverso lo schermo. Bravissima.
Sai che io, invece, l’ho amata spudoratamente per un bel periodo della mia vita, dopodiché non mi ci riuscivo neanche ad avvicinarmi, se non per infilarla in qualche impasto? Non so perché, ma proprio dopo essermi innamorata di questa torta ho deciso di provarla anche in altra versione, con un risotto ed è tornata la passione 🙂 Siamo strane noi, eh 🙂
La rinascita è un momento meraviglioso della nostra vita, qualsiasi sia il motivo della morte che l’ha preceduta.
Quando i sensi si risvegliano tutto torna ad essere bello, la carica che abbiamo dentro è incredibile.
La tua torta è incredibile, è da ieri mattina che vengo qui sul blog e poi succede qualcosa che mi impedisce di leggere e lasciare un commento. Ho quasi paura di doverlo troncare a metà per fare altro, quindi lo concludo velocemente.
Non c’è nulla che non mi piaccia in questa tua proposta fresca e colorata. La nota agrumata della crema al limoncello e delle fette di arancia è qualcosa di fantastico che ben bilancia la dolcezza della base. La rifarò, brava Paola
La primavera è, forse la mia stagione preferita, per tutto quello che rappresenta: la rinascita, le tinte pastello, la voglia di.. E credo sia stato proprio questo a portarmi a scegliere la beetroot e a colorarla di tinte pastello e sapori freschi. Vedrai che rifacendola, te ne innamorerai come è successo a me 🙂
Paolina bella, devi perdonarmi….tu vieni spesso a trovarmi e io invece latito sempre ma sapessi che vita faccio, mi giudicheresti matta se mi vedessi 😀 ma concentriamoci su questa goduria.
mamma che voglia che mi fa, bellissima, semplice ma d’effetto.
ciao cara
ahah, guarda ormai ho fatto il callo alle mie giornate da pazzi, che mi ci sento anche a mio agio 🙂 Menomale che abbiamo i nostri momenti e angolini di mondo dove rifugiarsi e ridare il giusto tempo a noi stesse 🙂 Un bacio :*
Quando l’ho vista ne sono rimasta estasiata! E’ una delle torte che più mi piace. E’ fresca, elegante e semplice allo stesso tempo. Bellissima davvero!
Sarà l’aria più calda, i fiori pastello che tinteggiano la mia via, ma questa primavera mi ha rapita il cuore. Passare quel rapimento ai colori della torta è stato un attimo 🙂 Ti abbraccio forte, così il contagio sarà ancora più intenso 😉
di solito non amo le barbabietole, ma vedendo la tua torta credo che dovrò dare loro una possibilità.
Mi piace molto quel contrasto con gli agrumi, e l’eleganza dell’insieme. Complimenti davvero. Sarà bello condividere questi momenti di confronto e di scambio, tutte insieme.
Dai che la primavera sta arrivando, comincia a spiegare le ali..
“riacciuffarmi per non lasciarmi andare”… e amarsi. Vedi, la ricetta è semplice, chiara, luminosa. Non sempre è facile, ma noi amiamo le sfide, no? Si fanno e si vincono in cucina e può accadere anche nella vita di tutti i giorni… 😉
Segui(amo) il bianco… che sa guidare. E mangiamo barbabietole… che fanno bene e portano colore.
Mi sembra che il colore sia sempre nelle tue preparazioni… questa non si smentisce: coloratissima, con quelle arance, ed insieme elegante e fresca.Sicuramente , anche molto buona. Un abbraccio.
Ho fatto sia una red velvet tradizionale sia una beetrot cAke…. ma mai ho unito le due:) dal tuo risultato assolutamente da provare!!! È quella glassa, golosissima!!!
Bravissima! Felice di condividere questa avventura con te!
… io sento che questa tua BEETROOT RED VELVET CAKE è una di quelle che ad ogni morso scapa un sospiro di piacere! Quella glassa poi… con quelle fette di sanguinella fresche!!!
questa torta è per noi che sentiamo la primavera quando siamo ancora a gennaio!!!
[…] Creato da Paola.memole !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src="//platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); VAI ALLA RICETTA […]
Adoro tutto quello che contiene la barbabietola e questa è una delle mie torte preferite. Trovo interessante l’abbinamento con la glassa acidula e gli grumi. Mi toccherà provarla quanto prima, tanto manca ancora un sacco di tempo alla prova costume!
Io, invece, non l’avevo mai fatta. Ho provato i biscotti e i pancakes, ma quanto sia buona nell’impasto di una torta non lo sapevo ancora. L’ho scoperto ora e ho rischiato di finirla tutta da sola, fettina dopo fettina 🙂
Si sente che la primavera è anche una faccenda di star bene dentro e fuori, non a caso è la mia stagione preferita, quella in cui mi sento come un germoglio piccolino che è ancora chiuso ma prende luce, e si protegge dal vento freschino, ma senza paura, certo che sboccerà al momento giusto! Amarsi è la cosa più importante di tutto, tutto arriverà di conseguenza, di questo ne sono certa! prendo una fetta di questo dolce particolare, non l’ho mai usata la barbabietola nei dolci, so che è un classico della red velvet! bella reinterpretazione!
Non riesco mai ad impararlo. Io sono di quei fiori che vorrebbero sbocciare subito, senza prendersi il tempo di imparare a mettere radici nella propria bellezza e delicatezza. Stavolta, forse, è quella buona. Io ci provo e comincio con una torta dei colori della primavera 🙂 come inizio va benissimo, no?
Fatina mia… che spettacolo, la torta, la glassa…. ma che roba è?!!! E’ ora di pranzo quindi non posso dire di più, bellissima Paolè, complimenti! Un bascione e buona settimana
Pattipa, questa la devo assolutamente provare. Fresca, leggera, è come le ciliegie. Una fettina tira l’altra 🙂 baciotti
Mamma mia che torte meravigliose che state postando, potrei svenire per una fetta della tua, ci farei tranquillamente il pranzo, un bacione!
Stiamo mettendo fame al mondo web 🙂 baciotti
La tua beet root è un inno alla gioia, letteralmente, rallegrerebbe la giornata a chiunque!
Il Club sta riportando in vita tantissime ricette del passato TdM ma vedo che ognuna di noi ha voluto dare un’interpretazione personale soprattutto nella farcia o nella glassa.
La tua è molto azzeccata negli abbinamenti con la base e molto scenografica, da provare!
Grazie Paola!
Se non ci fosse stato il nostro Club temo non avrei mai provato questa delizia 🙂 E invece, ancora una volta dico grazie MTC 🙂
Cara Paola..non potevi scegliere termine più appropriato..una Brigata!!!! che cucina, si confronta, parla anche degli insuccessi…proprio come quando sei a casa e chiami la mamma per chiedergli come fare per preparare quel piatto che ti ricorda la tua infanzia e che a te non viene mai come quello!!!! Siamo una squadra fortissima!!!!!
Una gran bella squadra di adorabili matti 😉
Qui c’è proprio la tua impronta. Solo tu potevi trasformarla in una cosa così delicata, una poesia.
Passerei le ore solo a guardarla…anche se quella glassa con il limoncello mi chiamerebbe all’assaggio.
Splendida.
Grazie Eleonora. Partivo da una bella e soffice base 🙂 e ti confesso che la crema rischiava di finire tutta ancora prima di spalmarla sulla torta 😉
Questo dolce è davvero un inno alla primavera! Colori bellissimi, solari, chiari … e dolce goloso, con la barbabietola che adoro e che metto anche io ovunque. Anche io sento forte il desiderio della primavera, della luce, del sole … da noi è stato un inverno molto rigido, seppur con pochissima acqua. Ora ho voglia di tiepido e di sole… speriamo ci accontenti il tempo. Intanto ti auguro una buona settimana tesoro, un bacione
Terry, qui oggi era primavera e ormai manca davvero pochissimo. Dobbiamo solo essere pazienti e aspettare, magari con una fetta colorata di torta tra le mani 😉
Penso al gusto terroso della barbabietola e allo yogurt con limoncello e vorrei rifarla subito!
E io ti consiglio assolutamente di farlo 😀
questa è sinonimo di primavera ed estate….
mi piace troppo…
baci
Grazie Fabiola ? Dopo tutto questo freddo, adesso ci vuole la primavera e i suoi tiepidi e luminosi raggi ?
Ho fatto l’anno scorso un dolce alla barbabietola ero scettica ma mi sono ricreduta…la tua è bellissima , mi piace molto la glassa allo yogurt con le fettine d’arancia, fresca e colorata. Baci
Ero molto curiosa anche io. La barbabietola mi piace, ma non so per quale motivo, ultimamente, la sto mangiando pochissimo. Ho trovato come riportarla a tavola ahah 🙂
Questa torta è proprio un’esplosione di buonumore 🙂 BRavissimaaaa
Quello che ci vuole 😉 grazie Consu ?
Sono stata indecisa se fare la beetrot, pure io.. sperando in un ridotto apporto calorico rispetto alle altre.
Poi ho cambiato idea, timorosa che i miei pargoli gourmet non apprezzassero l’inserimento della verdura.
Ma io li frego e la prossima volta gliela faccio, seguendo la tua glassa light. Che ne dici?
Io dico che è un’ottima idea. E’ stata a prova di colleghe scettiche, non può che piacere anche ai pargoli 😉
Questa torta con la barbabietola devo proprio provarla e penso che la tua decorazione con le arance sia veramente gustosa e in armonia con la torta
Grazie Manu
E’ una glassa che si è sposata davvero bene. Cercavo qualcosa di leggero, meno “americano”, ma ugualmente goloso e questa glassa è stata davvero un’ottima soluzione 🙂
Ammetto di aver usato la barbabietola sempre e solo per le sue proprietà coloranti. Ci ho marinato le uova, di quaglia e di gallina, per conferirgli una sfumatura fuxia meravigliosa, per colorare pane e pasta… ma ammetto anche di non averla usata in altra maniera, forse per quel sapore terroso che non è mai stato tra i miei preferiti. Però, considerata la riuscita di questa tua torta, credo di dover dare a questa bellissima palla fuxia una seconda chance. E chissà che non inizi proprio con la tua versione che mi ha attratta fin da subito facendomi arrivare la freschezza attraverso lo schermo. Bravissima.
Sai che io, invece, l’ho amata spudoratamente per un bel periodo della mia vita, dopodiché non mi ci riuscivo neanche ad avvicinarmi, se non per infilarla in qualche impasto? Non so perché, ma proprio dopo essermi innamorata di questa torta ho deciso di provarla anche in altra versione, con un risotto ed è tornata la passione 🙂 Siamo strane noi, eh 🙂
Questa glassa e la decorazione agi agrumi mi sembrano super azzeccati per questa torta, e tu sempre bravissima!
Elena, grazie <3 Le barbabietole per me richiamano gli agrumi e i loro colori. Anche questa volta non è stata da meno 🙂
Mi ha portato un vento di primavera la tua torta…nonostante gli agrumi. Da provare! Un abbraccio!
Eh sì, ha i colori e la freschezza della primavera e il sapore dell’inverno. Una torta di passaggio che racchiude il bello di entrambe le stagioni 😉
La rinascita è un momento meraviglioso della nostra vita, qualsiasi sia il motivo della morte che l’ha preceduta.
Quando i sensi si risvegliano tutto torna ad essere bello, la carica che abbiamo dentro è incredibile.
La tua torta è incredibile, è da ieri mattina che vengo qui sul blog e poi succede qualcosa che mi impedisce di leggere e lasciare un commento. Ho quasi paura di doverlo troncare a metà per fare altro, quindi lo concludo velocemente.
Non c’è nulla che non mi piaccia in questa tua proposta fresca e colorata. La nota agrumata della crema al limoncello e delle fette di arancia è qualcosa di fantastico che ben bilancia la dolcezza della base. La rifarò, brava Paola
La primavera è, forse la mia stagione preferita, per tutto quello che rappresenta: la rinascita, le tinte pastello, la voglia di.. E credo sia stato proprio questo a portarmi a scegliere la beetroot e a colorarla di tinte pastello e sapori freschi. Vedrai che rifacendola, te ne innamorerai come è successo a me 🙂
Ho aperto la finestra della mia cucina per far entrare la primavera grazie alla tua stupenda torta.
Grazie Aylin <3
Mi piace l’ulteriore nota fresca della glassa e delle arance…già la torta di per sé è meravigliosa, così lo sarà ancora di più… brava 🙂
Eh sì, avevo un’ottima base da cui partire. Il resto è venuto da sé 😉 Grazie :*
Paolina bella, devi perdonarmi….tu vieni spesso a trovarmi e io invece latito sempre ma sapessi che vita faccio, mi giudicheresti matta se mi vedessi 😀 ma concentriamoci su questa goduria.
mamma che voglia che mi fa, bellissima, semplice ma d’effetto.
ciao cara
ahah, guarda ormai ho fatto il callo alle mie giornate da pazzi, che mi ci sento anche a mio agio 🙂 Menomale che abbiamo i nostri momenti e angolini di mondo dove rifugiarsi e ridare il giusto tempo a noi stesse 🙂 Un bacio :*
Quando l’ho vista ne sono rimasta estasiata! E’ una delle torte che più mi piace. E’ fresca, elegante e semplice allo stesso tempo. Bellissima davvero!
Grazie Ale 🙂
Un capolavoro di dolcezza contornato da pensieri primaverili di dolce e gloriosa rinascita..
Ti abbraccio, sei contagiosa :*
Sarà l’aria più calda, i fiori pastello che tinteggiano la mia via, ma questa primavera mi ha rapita il cuore. Passare quel rapimento ai colori della torta è stato un attimo 🙂 Ti abbraccio forte, così il contagio sarà ancora più intenso 😉
di solito non amo le barbabietole, ma vedendo la tua torta credo che dovrò dare loro una possibilità.
Mi piace molto quel contrasto con gli agrumi, e l’eleganza dell’insieme. Complimenti davvero. Sarà bello condividere questi momenti di confronto e di scambio, tutte insieme.
Dai che la primavera sta arrivando, comincia a spiegare le ali..
“riacciuffarmi per non lasciarmi andare”… e amarsi. Vedi, la ricetta è semplice, chiara, luminosa. Non sempre è facile, ma noi amiamo le sfide, no? Si fanno e si vincono in cucina e può accadere anche nella vita di tutti i giorni… 😉
Segui(amo) il bianco… che sa guidare. E mangiamo barbabietole… che fanno bene e portano colore.
Devo provarla…devo provarla…devo provarla…mai pensato di usare la barbabietola nell’impasto di un dolce!!!
Quelle arance poi…mamma mia che bontà!!!
Un abbraccio
monica
Mi sembra che il colore sia sempre nelle tue preparazioni… questa non si smentisce: coloratissima, con quelle arance, ed insieme elegante e fresca.Sicuramente , anche molto buona. Un abbraccio.
Bella l’idea,belle le fotografie,bellissima la realizzazione. Da provare!
Che meraviglia!!
Ho fatto sia una red velvet tradizionale sia una beetrot cAke…. ma mai ho unito le due:) dal tuo risultato assolutamente da provare!!! È quella glassa, golosissima!!!
Bravissima! Felice di condividere questa avventura con te!
… io sento che questa tua BEETROOT RED VELVET CAKE è una di quelle che ad ogni morso scapa un sospiro di piacere! Quella glassa poi… con quelle fette di sanguinella fresche!!!
questa torta è per noi che sentiamo la primavera quando siamo ancora a gennaio!!!
besitos
La red velvet è una delle mie torte preferite, questa con la barbabietola la devo sicuramente provare, la metto in lista!