Sono belle, le attese.
Attimi da godersi, fatti di sogni ad occhi aperti e da immagini di quel che sarà.
Hanno tempi indescrivibili, troppo lunghe, a volte. Troppo brevi, altre.
Fanno male, le attese. Se non sai cogliere quanto possano regalare.
Hanno l’impazienza della giovinezza, le attese.
Quella voglia di conquistare gli attimi, morderli, accorciarli.
La voglia di cancellare giorni e ore.
La voglia di rubare minuti al futuro, per renderli già presente.
Sono belle, le attese, quelle che rivelano ciò che hanno da donarci, strato dopo strato.
Sono belle, le attese, quando profumano di burro e miele e hanno la forma di un sorriso.
CROISSANTS AL GRANO SARACENO E MIELE DI CASTAGNO
INGREDIENTI per circa 10 croissants (ricetta di Luisa Jane Rusconi)
350 g farina di forza W330
50 g farina di grano saraceno
220 ml latte
30 g miele di castagno (per me Mielbio Rigoni d’Asiago)
40 g burro bavarese
4 g lievito di birra istantaneo
8 g sale
4 g aceto di vino bianco
200 g burro bavarese per sfogliare
(Immagine di Dani)
Nella ciotola della planetaria, mescolare zucchero, sale, aceto e latte. Unire la farina setacciata con il lievito istantaneo e, infine, il burro e mescolare. E’ importante non lavorare troppo l’impasto per non sviluppare la maglia glutinica che porterebbe l’impasto a strapparsi. Dare all’impasto la forma di un rettangolo, ricoprire con pellicola e far riposare in frigorifero per 6 ore. Se notate che dopo un paio di ore dall’inizio del riposo, l’impasto è lievitato, sgonfiatelo. Poco prima di tirare l’impasto fuori dal frigo, lavorare il panetto di burro, battendolo con il mattarello e dandogli la forma di un rettangolo (Luisa consiglia questo video e questo video, per capire in che modo lavorare l’impasto, il panetto di burro e come fare le pieghe). Riporlo in frigo. Stendere l’impasto in un rettangolo che sia leggermente più largo del panetto di burro e lungo il doppio. Mettere il panetto di burro su una metà e richiudere l’altro lembo su. Procedere con una piega a tre. Avvolgere l’impasto in pellicola alimentare e far riposare mezzora. Riprenderlo e stenderlo nuovamente in un rettangolo, praticando un’altra piega a tre. Riportare in frigorifero mezzora.
Dividere l’impasto in due metà e stenderlo in due rettangoli di 26×34 cm a uno spessore di circa 3-4 mm. Sbattere l’impasto sul tavolo, tagliare dei triangoli dalla base di 11 cm e riporre in frigorifero per circa 20 minuti. Passato questo tempo, stirare un po’ i triangoli, allungandoli, praticare un taglietto al centro della base e arrotolare con delicatezza e adagiare su una teglia rivestita di carta da forno, distanziandoli tra loro. Spennellare la superficie con l’uovo sbattuto e un po’ di latte. Mettere a lievitare per circa 2-3 ore (devono raddoppiare) ricoperti da pellicola trasparente.
Riscaldare il forno a 220°C. Spennellare ancora con uova e latte la superficie e cuocere per 10 minuti, dopodiché abbassare la temperatura a 200°C e proseguire altri 10 minuti, finché non saranno ben dorati.
Io li ho serviti accompagnati da questa confettura di uva fragola e chiodi di garofano, ma sono adatti anche a una farcitura salata.
NOTE
- vi consiglio vivamente di vedere i video linkati nel post, per capire in che modo lavorare l’impasto, il panetto di burro e come fare le pieghe.
- Se fa troppo caldo, al momento di dover stendere l’impasto, prevedete anche più passaggi in frigo.
- Se volete surgelare i croissants, potete avvolgerli in pellicola trasparente appena subito dopo la formatura e riporli in freezer.
Con questa ricetta partecipo all’MTC 50
Mamma mia Paola, che spettacolo!!!
Il grano saraceno unito al miele di castagno danno quel “quid” che fa dei tuoi croissants degli autentici fuoriclasse!
Ho preparato quest’anno per la prima volta la confettura di uva fragola, ed è una delle cose migliori che abbia mai fatto… e con questi croissants deve essere da urlo!!!!
Eccezionale come sempre!
Mapi, la confettura di uva fragola ha fatto parlare a casa. E’ finita in un battibaleno, altro che conserva per l’inverno. Mi tocca sgranare due kg di acini 🙂 Sono stati complici anche questi cornetti. La ricetta di Luisa è così semplice che mi ha stupito non trovare un intoppo, io che sono una gran pasticciona, da sempre 🙂
L’attesa spesso sfianca,ma se poi ti porta piano piano ad assaporare un croissant leggero,profumato e caldo,allora non è stato tempo perso e solo il preludio al puro piacere!Lo mordo e ti riconosco…lieve,sognatore e che lascia la scia.Sono i tuoi croissant non posso che adorarli…Ora si che ho fatto colazione e che colazione,grazie amica mia e bellissima giornata!
Quando sono lunghe, le attese, portano anche ad apprezzare di più quello che si è aspettato. E con i croissants è stato proprio così 🙂 Adesso aspetto te per mangiarli insieme.. so che non aspetterò a lungo 😉
Ecco, con una percentuale così bassa di grano saraceno vengono perfetti e sembrano anche scuri al punto giusto. Proverò con queste dosi. Grazie
Kika, ho avuto paura di sperimentare con una percentuale più alta e alla fine mi è andata bene 🙂 Viene un impasto morbido, ma maneggiabile assolutamente 🙂
Ma che meraviglia di cornetti, hanno un bel aspetto e invoglia a prendere uno a morsi. Io ho voluto fare ieri dei cornetti, ho iniziato e poi, mi sono accorta che con il burro light che avevo in casa non va a buon fine e allora facendo una prova ho cambiato l’idea, ma al più presto li rifarò !
Seguila la tua idea, ma non farli light. Una coccola, al mattino, ci vuole e se profuma di burro è anche più buona 🙂
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! Non ce la faccio proprio più!!!! Anche te hai sfornato delle vere meraviglie. Se mi avanza del miele di castagno dalla preparazione della birra mi sa che provo anch’io a metterlo nei dolci!!!!
BRAVISSSSSSSSSSSSSSSSIMA
Adesso mi hai incuriosita col miele di castagno per produrre la birra 😀 Facciamo così, vengo da te coi cornetti e mi insegni? 🙂
Molto volentieri!!!!
Dettagliatissima la ricetta.
Io ho una sorta di timore a fare i croissant, ogni volta mi trovo una scusa per non farli.
Ma adesso è tutto chiarissimo.
un abbraccio
Patrizia
Patrizia, ero terrorizzata anche io, ma poi, leggendo e rileggendo, guardando i video e il corso di cucina fatto a Roma e quello con Giorilli a Brescia, mi sono lanciata.. avevo accumulato troppe nozioni: era il momento di mettere in pratica 🙂 Provateci anche voi.. o magari potremmo prevedere una giornata croissants 😀
Paola me lo avevi anticpato che avevamo preparato più o meno le stesse cose, in versioni diverse ma…possiamo offrirci la colazione! Io assaggio volentieri un tuo cornetto perchè ha tutto l’aspetto di essere buono e genuino e con quella marmellata all’uva mi hai letteralmente conquistata!…le attese comunque sono belle, sono intense, a volte ti fanno uscir di matto perchè vorresti sapere prima del previsto, a volte possono essere difficili, ma come ogni attimo della vita sono belle per questo, perchè pienamente vissute!!! Io per esempio ho atteso un anno prima di provare a fare i cornetti e la marmellata…e poi l’attesa è stata ripagata! un abbraccio e a presto!
Silvia, anche io ho atteso tanto, prima di decidermi. Poi, per fortuna, è arrivata la molla che mi ha spinta a lanciarmi, a provare e ad attendere che quei piccoli panettini crescessero e dorassero in forno profumando casa. Mai attesa fu più dolce. E so che puoi capirmi. Di colazioni, adesso che sappiamo anche sfogliare, ne possiamo fare tantissime. Potremmo inventarci le marmellate e le confetture più dolci e spalmarle su tutti i croissant che vorremo 🙂
Paola, questi croissant sono una meraviglia! Adoro il sapore rustico del grano saraceno, e adoro ancor più il miele di castagno, il mio preferito in assoluto.. e che alveolatura!! Brava brava brava!
Vuoi che ti dica anche qualcosa sui piattini?? 😛
ahahah, Giulia. I piattini hanno conquistato tutti a quanto pare 🙂 Dobbiamo tenerceli stretti.. se poi su ci sono i croissant ancora meglio, no? 😀
Adorabili, sfogliati a meraviglia e dai sapori antichi , tuoi croissant sanno di casa e di amore! Incanto ed io vorrei svegliarmi cosi!!!
Che brava sempre!!!
Allora arrivo da te domani mattina e te li porto 🙂 Mangiati caldi sono ancora più incantevoli 🙂
Amo il grano saraceno per quel suo gusto schietto e senza fronzoli. Mi era balenata l’idea di farli usandolo ma poi ho avuto timore per la lievitazione, che invece noto con ammirazione, è rimasta impeccabile.
Sono splendidi davvero e mi riprometto di farli così molto presto.
Complimenti davvero.
Pat
Alla base della mia adorazione per la farina di gran saraceno ci sono gli stessi motivi, gusto deciso e schietto e anche un po’ di nostalgia per la mia infanzia, abituata a mangiare pizzoccheri quando ancora qui a Napoli neanche si sapesse cos’erano. Avevo il timore non crescessero, invece ci sono riuscita a non fare la pasticciona come al solito 🙂
Paola, possi dire meravigliosi? Sono davvero splendidi e perfetti, con quella confettura poi…
Le attese, quante ne viviamo e ne abbiamo vissute e quante ne vivremo ancora? Speriamo solo che siano piacevoli 🙂
Un bacione
Elena se sono piacevoli almeno quanto lo è stato aspettare e osservare crescere i miei croissants, ne varrà sicuramente la pena 🙂 Grazie mille :*
Una ricetta stupenda.. che vale il tempo dell’attesa…
Non vedo l’ora di cimentarmi con i cornetti sfogliati, poi con una base particolare e rustica come questa immagino il risultato! Bravissima, ti ammiro molto!
Sono arrossita, te lo dico 🙂 I croissants sono una sfida, di quelle belle da cogliere e portare a termine, felici del risultato. Sono sicura che anche a te ne verranno fuori di bellissimi.. basta solo lanciarsi e provare 😉
Le attese lasciano spazio all’immaginazione, quel momento in cui tutto è perfetto, quell’attimo in cui osi, nel tuo piccolo angolo di cuore, sognare che tutto vada esattamente come vuoi tu.
Pregustare la gioia del bello è un brivido impagabile.
E questi croissant sono gioia pura, fatta di aria di sfida, pazienza e amore.
Incantevole, tu <3
Mille e ancora mille abbracci
Sono la molla che fa scattare l’immaginazione, il chiedersi che accadrà. Sono fatte di momenti e ognuno richiama su di sé la voglia di essere vissuto, fino in fondo, emozione dopo emozione. Una sfida, quella col futuro, con quello che verrà, da prendere al volo.. e da offrire al volo, come questi croissant che ti offro volentieri e i tuoi abbracci che prendo, tutti, per me e li custodisco 🙂
Sono belle le attese, quando, in compagnia di te stessa, stai bene. E io sono sicura che tu sia una persona splendida, che non può che stare bene con sé stessa. Altrettanto splendidi sono i tuoi croissant, con dei sapori che riesco quasi a sentire. Sempre una spanna sopra tu 🙂
E’ vero, bisogna saper farsi compagnia, anche sola con sé stessa, per apprezzare le attese e gli attimi che sa regalarci. Ma se nell’attesa che cuociano i croissants volessi tenermi compagnia per mangiarli insieme caldi, io ne sono ben felice 🙂
Paola i tuoi croissant sono bellissimi e sfogliati alla perfezione! Il grano saraceno sono certa che li abbia resi ancora più saporiti e genuini. E chissà che profumo la confettura di uva fragole con i chiodi di garofano! Le tue foto sono sempre più belle e quei piatti verdi che dire??? Sono deliziosi!
Ciao cara, a presto
I piatti hanno conquistato tutti.. 🙂 E i croissants hanno davvero un bel profumo, peccato non riuscire a farvelo sentire. Ma sono sicura che questo mese il profumo di burro e spezie ha unito un po’ tutte le case 😉
Mia cara, mi cogli proprio in un pomeriggio di attesa fremente, in cui vorrei da una parte cancellare le ore che mi separano dal traguardo e, dall’altra, allo stesso tempo, prolungare questo languore… magari un croissant aiuterebbe…
Allora prendine quanti ne vuoi, sono qui per questo, per rendere più dolci le attese e per coccolarci quando sembra che il tempo sia infinito.
Fatina mia, sei uno spettacolo! Tu e i tuoi croissants! Un bascione!
Pattipa :*
Hanno un aspetto delizioso e il sapore deve essere sublime..i complimenti sono sprecati, 6 troppo brava!
Consu, detto da te che sei tra le regine dei lievitati, arrossisco 🙂 grazie :*
Mi piace un sacco il risultato che hai ottenuto. La scelta della farina è pazzesca e tu sei sempre deliziosa ^_^
Un bacione Paola.
Erica, conoscendomi, sapevi che non avrei potuto scegliere altrimenti. Lo zampino di una farina rustica e profumata dovevo metterlo 🙂 Ed ero sicura che ti avrei trovata entusiasta.. Che dici, te ne mando qualcuno? 😉
Miele di castagno e grano saraceno.. Una rusticità che all’interno di un croissant deve essere divina!!!
Mi piacciono tantissimo! ^_^
Una versione che mi piace chiamare di montagna 🙂 Rustica al punto giusto dal portarsi dietro i colori e i profumi dell’autunno 🙂
Stai quasi diventando più saggia tu di me, ahaha! Mi piace questa consapevolezza dell’attesa… io combatto con la pazienza da tempo, a volte vinco io, a volte lei… ma se si aspetta in buona compagnia, con amiche sincere, mentre si creano questi piccoli miracoli lievitati, allora è più piacevole! 🙂
Che sia un autunno con questo colore… con questo profumo, con questa voglia di scoperta, con questi passi in avanti che fanno dire “sono fiera di me, ci sono riuscita”… e non solo a sfogliare cornetti!
Ho ancora addosso le sensazioni che mi ha lasciato quel dondolo a Favignana. I pomeriggi passati ad aspettare che il sole calasse un po’ per andare alla scoperta del paese, della costa, del mare più bello. Ho ancora addosso la piacevolezza dell’attesa che qualche stella cadente venisse giù, per affidarle i miei desideri.. e chissà che non mi abbia ascoltato davvero. In fondo una notte con solo due stelle la aspetto da tanto e adesso la inseguirò anche per le strade di una nuova città, di una nuova vita 🙂 Ne avremo di altre stelle da vedere, di cornetti da sfogliare e tagliatelle da preparare 🙂
Rientrare a quest’ora e leggerti è un piacere per me. Lo scrivevo anche alla Francesca, esistono incontri che seppur lontani ancora dall’esser concreti, hanno la capacità di riempire il cuore. Di lasciare che tutti i pensieri di un giorno restino lì, sopiti a crogiolare un po’nel nulla.
Sono incontri buffi, lenti e riempiti solo dal suono di parole scritte e mai dette a voce, eppure hanno la capacità di dar tanto. Come fai tu! Che sei speciale…
Come i tuoi cornetti, che seppur tardi mangerei volentieri adesso! Buonanotte Paola
Ho sempre visto questo posto, qui, perduto nella grandezza che è internet, come un’isoletta, un luogo dove perdersi e dimenticarsi di ciò che c’è fuori, a chiacchierare ed aspettarsi l’un l’altra, certe che arriveremo, presto, molto presto, a riempire gli spazi bianchi di parole. Tu sei di quelle che aspetto sempre, in qualsiasi ora, nella luce del giorno o nell’intimità della notte. Un appuntamento che tacito è entrato nei momenti che scandiscono le mie giornate, certa che appena tornerò qui ti troverò, a riempirmi di gioia con le tue parole. E aspetteremo che un giorno queste parole diventino reali, che gli abbracci non siano solo parole, ma vere e proprie coperte che ci rispediranno qui dove ci siamo conosciute.
e qui, si vede la classe.
Chapeau, paola, chapeau…