Andare, senza meta. Che quando il mondo è troppo pesante per le tue spalle , l’unica cosa che puoi fare è fidarti delle tue gambe.
Andare, a testa bassa. Non staccare lo sguardo da quei piedi che corrono, mordono la strada, affannati e arrabbiati. Vogliono arrivare chissà dove. Vogliono arrivare puntuali.
Andare, senza pensare. Fidarsi di quelle vie che non conosci, perché quelle che sai a memoria hanno tradito il tuo cuore.
Andare, con gli occhi persi nel vuoto. Immaginare che avresti voluto stringere qualcosa di diverso tra le mani che granelli di sabbia persi nel vento.
Andare, per cercare. Uno sguardo amico, un sorriso che ti manca, quella mano tesa che è ormai un urlo strozzato in gola per orecchie che non vogliono ascoltare.
Andare. Sentirsi naufraga sulla tua isola. Perdersi in un mare di forse-se-ma. Dubbi che vengono giù come un temporale d’estate. Spazzano via il sole.. aspettano di essere rischiarati.
Andare, e perdersi. Sentire il terreno crollare sempre più sotto i piedi. Annegare in un mare color mirtillo e sapere di potersi sorreggere solo ai sogni a forma di ciambelle.
CIAMBELLINE AL FARRO E SUCCO DI MIRTILLO CON ESUBERI DI LIEVITO MADRE
Nella ciotola della planetaria, sciogliere l’esubero di lievito madre nel succo di mirtillo. Aggiungere lo zucchero e l’olio e continuare a mescolare. Unire la farina di farro e e continuare a impastare finché otterrete un impasto compatto e un po’ più morbido della pasta frolla. Formare una palla, avvolgere con pellicola e far riposare per circa 30 minuti in frigorifero. Passato questo tempo, dividere l’impasto in piccole palline e formare dei filoncini di circa 10 cm di lunghezza, piegarli su se stessi e intrecciare. Chiudere le estremità della treccia, formando le ciambelline. Passare nello zucchero di canna e distribuire su una teglia ricoperta di carta da forno. Infornare a 190° C per 20 minuti o finché saranno dorate.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta Panissimo ospitata questo mese da Sandra
Andare è un verbo che lascia aperte infinite porte. Mi piace perchè implica un movimento, un passo concreto, lo spostarsi verso qualcosa. Non siamo anime ferme, noi, persino quando ci riposiamo. La mente, anche più del corpo, va, va e va… e dove a volte lo sa solo lei…
Davanti hai tanto, ne sono certa. Tutti i cambiamenti sono pieni di “andare”, uno dietro l’altro. Le gambe possono cedere, ma ci sono amiche pronte con i sali, un piatto di pasta (nell’ora giusta!) e tanti esuberi di lievito madre da portare in valigia… metti che l’estate inizia a lievitare bene, metti che agosto diventa tondo e buono come le tue ciambelline…
Andare porta in sé anche quel “dare” che è condivisione, che sia di passi di luoghi o di emozioni. Andare per cercarle, aggrappate a quelle ciambelline che sapranno trasportarci per mari limpidi, puri e trasparenti. E se le gambe non ne possono più, sappiamo che avremo uno scoglietto tutto nostro e potremmo distese al sole andare con la mente verso quello che potrà aspettarci da qui a qualche settimana. Io sto contando i giorni, come granellini di zucchero 🙂
Gira e rigira, ogni scusa è buona per aggrapparsi ad una ciambella…di salvataggio.
E povero coniglio che va pure alla scoperta di strade nuove, solo per aumentare i km percorsi 😀
…quando arrivano questi momenti di incertezza, in cui i pensieri sembrano naufraghi senza meta e il corpo stanco e affaticato, quando sembra che gli altri siano distanti e sordi…si scopre di avere molta più forza di quanto credessimo.
e si scopre che accanto ci sono persone che ci amano e sono pronte a sorreggerci.
e per questo, riusciamo ad ANDARE… continuare ad andare…
e le tue ciambelline sono un dolcissimo dono che mi fai oggi. Vederle mette allegria. E mi hai dato lo spunto per usare il mio lievito madre in questo periodo di gran caldo (e poca voglia di impegno sui lievitati).
grazie Paola!
I periodi di incertezza sono quelli in cui rimetti in gioco te stessa e tutto quello che hai. E’ il periodo di (ri)scoperta, di messa a nudo di passioni e desideri a lungo sopiti. Le strade per realizzarli sono spesso tortuose e allora tocca andare con la consapevolezza che lungo il cammino troverai tanti ostacoli. Il superarli e come farlo è una forza che ti nasce dentro e che ti porti dietro per tutta la vita. Le ciambelline hanno la forma di due sorrisi che si incrociano, non trovi? Forse è per questo che mettono allegria 🙂
Paola, mi ritrovo tanto e spesso nelle tue parole, si sente dentro un po’ di stanchezza per le delusioni che a volte ci arrivano addosso come secchi d’acqua gelata. Ma tu vai, cammina sempre, perditi tra le cose di cui riesci ancora ad avere fiducia, vai verso nuove mete che ti facciano emozionare ancora, cerca sempre uno sguardo amico, una mano tesa che ti aiuta, un gesto dettato dal cuore. Tu sei un animo bello lo so, e ogni percorso è fatto di un continuo andare avanti…che prima o poi arriva il momento in cui ci si ferma e ci si stupisce!!
Ti faccio compagnia mentre mi lascio sorreggere da queste ciambelline zuccherate, sai che ti dico? mangiamo lo zucchero così tutto diventa più dolce!! a presto
E’ dura andare quando sai che sei controcorrente, sbattere le ali e mantenere la giusta direzione quando hai il vento contro, ma quando avrai raggiunto la meta potrai sentirti soddisfatta di quanto fatto. E allora la stanchezza diventerà una nuova forza, quella che ti fa essere consapevole di poter contare su te stessa e che se guardi bene quella mano tesa c’è, lì pronta a sorreggerti se cadi e a lanciarti una ciambellina zuccherosa in un mondo che diventa facilmente troppo amaro. Io ho pronta la ciambellina anche per te.. aggrappiamoci insieme 🙂
E tu, con questa, davvero non partecipi al mio contest? Scrivi come se raccontassi il mio presente, dipingi un dolce peccato di gola con la genuinità che rincorro giornalmente….. Paola….. non lasciarmi proprio adesso ^_^
Sei meravigliosa. Lo sei davvero tanto.
Ti abbraccio!!
Spesso siamo in sintonia, quell’onda di emozioni che passa attraverso gli schermi bianchi di un pc e arriva dritta al cuore. A volte le trovi intrecciate come ciambelle, caldi abbracci che anche se solo virtualmente arrivano nel momento del bisogno.. arrivo da te, a bordo della mia ciambellina 🙂
Bellissimo post e bellissima ricetta, me la segno, vorrei provarla con dello sciroppo fatto in casa. Inoltre l’assenza di uova e la presenza dell’olio nell’impasto fanno di queste ciambelline delle ottime candidate da proporre come dolcino a casa dei miei genitori: sono a dieta stretta!
Beh, allora ciambelline per tutti a casa tua. Sono sicura che fatte con un succo homemade siano ancora più buone 🙂 Queste ciambelline sono simpatiche proprio perché ci si può sbizzarrire coi sapori 🙂
A me piace la parola andare, mi fa pensare alla scoperta di cose nuove. Il movimento è la vita si evolve, vuol dire nuove esperienze. PS: voglio andare in vacanzaaaaa :-))))))
Mi sono già stampata la ricetta, fa proprio al caso mio. Non so mai come utilizzare gli esuberi, di solito faccio cracker o grissini, e l’idea delle ciambelline i stuzzica un sacco
La parola andare è piena di fascino, di opportunità da poter raccogliere e esperienze da vivere. Andare, ovunque la strada porti; andare seguendo l’istinto e il cuore, che quelli non sbagliano mai. E anche andare in vacanza, per ricaricarsi e rigenerarsi.. e ricominciare ad andare appena finite, più cariche di prima e con più voglia di scoprire e imparare 🙂 Anche io sono sempre alla ricerca di ricette per gli esuberi. Queste è già la seconda volta che le preparo 🙂
Paola io mi soffermo alla forma delle tue ciambelline…vedi, sembrano raccogliersi in un tenero abbraccio, uno di quelli che non graffia e l’unico segno che lascia è solo di affetto. Di quello che si insinua dentro, fino a scavare e penetrarti le ossa. Quel mare seppur immenso, è pronto ad accoglierti, a raccontarti che ogni granello è un’istante che aspetta di esser vissuto e qualcuno lo tieni per te nelle tasche giusto da tirar fuori quando vuoi tu!
Và ovunque tu voglia andare, perché solo camminando troverai strade nuove da percorrere.
Queste le faccio eheh! Mi piacciono troppo
Mi piace vederle così queste ciambelline, come abbracci, dolci, di quelli che ti graffiano l’anima e te la rubano. Di quelli che non ti abbandonano, mai, qualunque strada intraprenderai. Ho e tasche che hanno voglia di essere riempite di granelli di istanti da vivere e assaporare, da ricordare e conservare, gelosamente, nel cuore. Io andrò seguendo il cuore, e di sicuro passerà per la tua cucina a osservarti impastare queste ciambelline. Sono curiosa di sapere che ne pensi 🙂
Andare è un verbo che lascia aperte infinite porte. Mi piace perchè implica un movimento, un passo concreto, lo spostarsi verso qualcosa. Non siamo anime ferme, noi, persino quando ci riposiamo. La mente, anche più del corpo, va, va e va… e dove a volte lo sa solo lei…
Davanti hai tanto, ne sono certa. Tutti i cambiamenti sono pieni di “andare”, uno dietro l’altro. Le gambe possono cedere, ma ci sono amiche pronte con i sali, un piatto di pasta (nell’ora giusta!) e tanti esuberi di lievito madre da portare in valigia… metti che l’estate inizia a lievitare bene, metti che agosto diventa tondo e buono come le tue ciambelline…
Andare porta in sé anche quel “dare” che è condivisione, che sia di passi di luoghi o di emozioni. Andare per cercarle, aggrappate a quelle ciambelline che sapranno trasportarci per mari limpidi, puri e trasparenti. E se le gambe non ne possono più, sappiamo che avremo uno scoglietto tutto nostro e potremmo distese al sole andare con la mente verso quello che potrà aspettarci da qui a qualche settimana. Io sto contando i giorni, come granellini di zucchero 🙂
Gira e rigira, ogni scusa è buona per aggrapparsi ad una ciambella…di salvataggio.
E povero coniglio che va pure alla scoperta di strade nuove, solo per aumentare i km percorsi 😀
Fabio
Il mio bianconiglio è curioso e intraprendente. E poi ha voglia di correre.. io devo per forza mettermi in forze. Posso mica disperderne le tracce? 😀
…quando arrivano questi momenti di incertezza, in cui i pensieri sembrano naufraghi senza meta e il corpo stanco e affaticato, quando sembra che gli altri siano distanti e sordi…si scopre di avere molta più forza di quanto credessimo.
e si scopre che accanto ci sono persone che ci amano e sono pronte a sorreggerci.
e per questo, riusciamo ad ANDARE… continuare ad andare…
e le tue ciambelline sono un dolcissimo dono che mi fai oggi. Vederle mette allegria. E mi hai dato lo spunto per usare il mio lievito madre in questo periodo di gran caldo (e poca voglia di impegno sui lievitati).
grazie Paola!
I periodi di incertezza sono quelli in cui rimetti in gioco te stessa e tutto quello che hai. E’ il periodo di (ri)scoperta, di messa a nudo di passioni e desideri a lungo sopiti. Le strade per realizzarli sono spesso tortuose e allora tocca andare con la consapevolezza che lungo il cammino troverai tanti ostacoli. Il superarli e come farlo è una forza che ti nasce dentro e che ti porti dietro per tutta la vita. Le ciambelline hanno la forma di due sorrisi che si incrociano, non trovi? Forse è per questo che mettono allegria 🙂
Paola, mi ritrovo tanto e spesso nelle tue parole, si sente dentro un po’ di stanchezza per le delusioni che a volte ci arrivano addosso come secchi d’acqua gelata. Ma tu vai, cammina sempre, perditi tra le cose di cui riesci ancora ad avere fiducia, vai verso nuove mete che ti facciano emozionare ancora, cerca sempre uno sguardo amico, una mano tesa che ti aiuta, un gesto dettato dal cuore. Tu sei un animo bello lo so, e ogni percorso è fatto di un continuo andare avanti…che prima o poi arriva il momento in cui ci si ferma e ci si stupisce!!
Ti faccio compagnia mentre mi lascio sorreggere da queste ciambelline zuccherate, sai che ti dico? mangiamo lo zucchero così tutto diventa più dolce!! a presto
E’ dura andare quando sai che sei controcorrente, sbattere le ali e mantenere la giusta direzione quando hai il vento contro, ma quando avrai raggiunto la meta potrai sentirti soddisfatta di quanto fatto. E allora la stanchezza diventerà una nuova forza, quella che ti fa essere consapevole di poter contare su te stessa e che se guardi bene quella mano tesa c’è, lì pronta a sorreggerti se cadi e a lanciarti una ciambellina zuccherosa in un mondo che diventa facilmente troppo amaro. Io ho pronta la ciambellina anche per te.. aggrappiamoci insieme 🙂
E tu, con questa, davvero non partecipi al mio contest? Scrivi come se raccontassi il mio presente, dipingi un dolce peccato di gola con la genuinità che rincorro giornalmente….. Paola….. non lasciarmi proprio adesso ^_^
Sei meravigliosa. Lo sei davvero tanto.
Ti abbraccio!!
Spesso siamo in sintonia, quell’onda di emozioni che passa attraverso gli schermi bianchi di un pc e arriva dritta al cuore. A volte le trovi intrecciate come ciambelle, caldi abbracci che anche se solo virtualmente arrivano nel momento del bisogno.. arrivo da te, a bordo della mia ciambellina 🙂
Grazie, grazie, grazie, grazie….. Il sorriso che mi hai regalato, non lo immagini neanche 🙂
Bellissimo post e bellissima ricetta, me la segno, vorrei provarla con dello sciroppo fatto in casa. Inoltre l’assenza di uova e la presenza dell’olio nell’impasto fanno di queste ciambelline delle ottime candidate da proporre come dolcino a casa dei miei genitori: sono a dieta stretta!
Beh, allora ciambelline per tutti a casa tua. Sono sicura che fatte con un succo homemade siano ancora più buone 🙂 Queste ciambelline sono simpatiche proprio perché ci si può sbizzarrire coi sapori 🙂
A me piace la parola andare, mi fa pensare alla scoperta di cose nuove. Il movimento è la vita si evolve, vuol dire nuove esperienze. PS: voglio andare in vacanzaaaaa :-))))))
Mi sono già stampata la ricetta, fa proprio al caso mio. Non so mai come utilizzare gli esuberi, di solito faccio cracker o grissini, e l’idea delle ciambelline i stuzzica un sacco
La parola andare è piena di fascino, di opportunità da poter raccogliere e esperienze da vivere. Andare, ovunque la strada porti; andare seguendo l’istinto e il cuore, che quelli non sbagliano mai. E anche andare in vacanza, per ricaricarsi e rigenerarsi.. e ricominciare ad andare appena finite, più cariche di prima e con più voglia di scoprire e imparare 🙂 Anche io sono sempre alla ricerca di ricette per gli esuberi. Queste è già la seconda volta che le preparo 🙂
galleggiare in un succo di mirtilli e aggrapparsi a una dolce ciambellina come le tue rende meno triste e paurosa la caduta!! buone buone 😉
Bisogna sempre atterrare su qualcosa che sia dolce e abbia il colore di ciò che più ci piace 🙂
Paola io mi soffermo alla forma delle tue ciambelline…vedi, sembrano raccogliersi in un tenero abbraccio, uno di quelli che non graffia e l’unico segno che lascia è solo di affetto. Di quello che si insinua dentro, fino a scavare e penetrarti le ossa. Quel mare seppur immenso, è pronto ad accoglierti, a raccontarti che ogni granello è un’istante che aspetta di esser vissuto e qualcuno lo tieni per te nelle tasche giusto da tirar fuori quando vuoi tu!
Và ovunque tu voglia andare, perché solo camminando troverai strade nuove da percorrere.
Queste le faccio eheh! Mi piacciono troppo
Mi piace vederle così queste ciambelline, come abbracci, dolci, di quelli che ti graffiano l’anima e te la rubano. Di quelli che non ti abbandonano, mai, qualunque strada intraprenderai. Ho e tasche che hanno voglia di essere riempite di granelli di istanti da vivere e assaporare, da ricordare e conservare, gelosamente, nel cuore. Io andrò seguendo il cuore, e di sicuro passerà per la tua cucina a osservarti impastare queste ciambelline. Sono curiosa di sapere che ne pensi 🙂
Queste ciambelline sono perfette e sembrano balzare fuori dal monitor! Che golosità!
Queste ciiambelline…che bontà! La ricetta già mia! Un abbraccio.